Negli ultimi tempi mi sono reso conto che la questione guida a destra è oscura a molti, quindi ho pensato di fissarne le tappe storiche fino a chiarire come stanno le cose al giorno d’oggi, a beneficio di chi "studia" sui social e di conseguenza fatica a reperire informazioni che arrivano da un tempo più remoto del giorno prima

D’ora in poi, con chi sparerà sentenze (sbagliate) sull’argomento, mi comporterò come Statler e Waldorf del Muppet Show (Google se non sapete chi sono) linkando questa discussione senza scrivere altro se non insulti e invito gli utenti "illuminati" (leggasi vecchi) del forum a fare altrettanto.
Chiaramente, il testo è aperto a critiche e proposte di revisione, che sono sicuro arriveranno col contagocce perché, sempre in stile Statler e Waldorf, resteranno confinate nella "galleria" dei gruppi WhatsApp anziché affrontare il pubblico dal palcoscenico.

Detto ciò: guida a destra è diverso da circolazione a destra, infatti dove si circola a destra, come in Italia, normalmente si guida a sinistra. Viceversa, nel Regno Unito si circola a sinistra e le auto sono guida a destra.
Partiamo da lontano

Fin dal medioevo i cavalieri, che usavano la spada con la destra, occupavano il lato sinistro della strada per essere più pronti al combattimento con chi gli veniva incontro, in quanto la spada era appesa al lato sinistro del cavallo.
Ci sono studi archeologici che provano che l'usanza è di molto precedente, tutte le civiltà antiche (Greci e Romani su tutti) marciavano sulla sinistra, ma non dilunghiamoci troppo.
Ancor oggi, per tradizione, si sale dal fianco sinistro del cavallo perché così lo sguardo è diretto all’ipotetica spada e si può evitare di andarci a sbattere con la gamba che scavalcherà la schiena dell’animale come potrebbe accadere salendo da destra.
Tutti i cavalieri usavano la spada con la destra, anche i mancini, perché la sinistra era considerata la mano del diavolo fino ai primi decenni del ‘900, quando ancora si insegnava a scrivere con la destra, non solo per evitare che usando l’inchiostro del calamaio la mano sinistra ci passasse sopra mentre era ancora bagnato. Infatti, alle femmine si insegnava a cucire tenendo l’ago con la destra, malgrado non ci siano inconvenienti a farlo con la sinistra.
Anche nelle "giostre", i giochi di battaglia a cavallo che erano molto più frequenti dei veri combattimenti, si stava sempre a sinistra.
Papa Bonifacio VIII, copiando la tradizione ebraica, indisse il primo Giubileo per l'anno 1300.
Furono facilmente previsti problemi logistici causati dalla massa di pellegrini che si sarebbero diretti a Roma per ricevere l’indulgenza giubilare, una grazia straordinaria che guarisce completamente l’uomo da tutti i suoi peccati. Infatti, qualche anno dopo troveremo Papa Bonifacio VIII collocato nell’Inferno di Dante

Così il Papa emanò una norma che imponeva a chiunque di camminare sul lato sinistro delle strade recandosi a Roma, soprattutto sull’affollato ponte di Castel Sant’Angelo, norma di cui vi è testimonianza proprio nella Divina Commedia:
come i Roman per l'essercito molto,
l'anno del giubileo, su per lo ponte
hanno a passar la gente modo colto,
che da l'un lato tutti hanno la fronte
verso 'l castello e vanno a Santo Pietro,
da l'altra sponda vanno verso 'l monte.Inferno, XVIII, 28-33.
Nel 1722, a Londra, il London Bridge (sopra al quale all’epoca c’erano case, negozi e addirittura un palazzo, un po’ come ponte di Rialto a Venezia o ponte Vecchio a Firenze) era sempre più congestionato dal traffico e ciò costrinse il Lord Mayor, cioè il sindaco, ad emanare la "keep left rule", cioè l’ordine per tutti i veicoli di tenere la sinistra durante l’attraversamento; quella che è considerata la norma madre per la circolazione nel Regno Unito.

Durante la rivoluzione francese, però, la rottura: nel 1790 Robespierre ordinò al popolo di occupare il lato destro della strada, in sfida alla Chiesa. Il cambiamento divenne legge nel 1794 a Parigi e poi Napoleone applicò il principio non solo a tutta la Francia, ma ad ogni Paese europeo che conquistò.
Il Regno Unito e tutte le sue colonie rimasero estranei a questa variazione.
Il Giappone adottò ufficialmente la circolazione a sinistra nel 1859 perché all’epoca i costumi inglesi erano tenuti in altissima considerazione.
E da noi? Una legge del 1901 permetteva ad ogni provincia del Regno d’Italia di decidere da sé. Creava confusione, certo, ma non nei termini disastrosi ai quali si potrebbe pensare oggi, essendo le automobili inesistenti.
L’abitudine prevalente era sempre quella di circolare a sinistra, infatti i fascisti marciarono su Roma nel 1922 tenendo la sinistra:


Mussolini, col Regio decreto del 12 dicembre 1923, cambiò l'usanza e diede due anni di tempo affinché tutti adottassero la circolazione a destra, come già avveniva nella maggior parte dei Paesi dell’Europa continentale; come avvenne nella loro totalità dopo che la Germania invase l’est europeo uniformandone il senso di circolazione e dopo che Svezia nel 1967 e Islanda nel 1968 finalmente decisero per la modifica.
A Roma si cominciò a stare a destra esattamente il 20 ottobre 1924, mentre a Milano, l’ultima città ad adeguarsi a causa dell'estesa rete tramviaria che poneva problemi tecnici aggiuntivi, bisognò attendere il 3 agosto 1926.
Non che ciò abbia influenzato le scelte dei legislatori, avvenute prima della diffusione dei veicoli a motore, ma è bene ricordare che, all’inizio della storia dell’automobile, la circolazione a destra e la guida a destra costituivano la combinazione migliore nella pratica. Il freno non era a pedale, ma a mano, con la relativa leva posta esternamente all’abitacolo e visto che non esistevano i servo comandi la leva era collocata a destra, lato del braccio forte. Così anche il volante era necessariamente posto a destra, lato che aveva il vantaggio di essere il più favorevole per vedere il ciglio della strada. Le strade, fino alla seconda guerra mondiale, erano infatti molto strette e le auto ci passavano a stento quando si incrociavano; era quindi più importante verificare di non finire in un fosso che sorpassare!
Gli americani del nord, anche se di lingua inglese, adottarono la circolazione a destra per tagliare ogni ponte con l’Inghilterra dopo la guerra d'indipendenza, combattuta appena prima della rivoluzione francese, oltre che per il fatto che il generale francese Lafayette raccomandò questo senso di marcia dopo che i Francesi aiutarono gli Americani militarmente.
Va ricordato che il resto del continente americano fu colonizzato prevalentemente da popolazioni di aree in cui i veicoli tenevano la destra, quindi non appena fu necessario prendere una decisione si fece come già si faceva in Spagna, Portogallo, Francia e Paesi Bassi dopo Napoleone.
A partire dagli anni ’20 del '900 l’evoluzione tecnica delle automobili portò i comandi all’interno dell’abitacolo e il volante fu spostato a sinistra in tutti i Paesi dell’Europa continentale che, sempre più numerosi, adottavano la circolazione a destra. Col passare dei decenni veniva meno la necessità di controllare il ciglio della strada (che diventava più larga) in favore della maggior visibilità nei sorpassi.
Allora perché le auto sportive (Lancia, Ferrari, Alfa Romeo, Bugatti, Delahaye, ecc, ecc…) continuarono ad adottare esclusivamente la guida a destra fino agli anni ’60?Perché lo sport automobilistico era estremamente popolare, più del calcio adesso, i circuiti erano improvvisati sulle strade normali, non permanenti come ora, e pertanto, almeno nell’Europa continentale, era naturale farli girare in senso orario, quindi il pilota era posto a destra sia per vedere meglio il punto di corda nelle curve, sia per distribuire il peso maggiormente sulle ruote interne, che tendevano a sollevarsi.
Oggigiorno i circuiti sono perlopiù permanenti e non c’è un senso dominante in cui girano (in alcuni casi è stato addirittura cambiato nel tempo, vedi Misano), ma ancora qualcuno ripete che "girano prevalentemente in senso antiorario" o "in senso orario", senza averli mai contati né sapere da dove nasce questo concetto, ormai superato.
La leva del cambio restava collocata al centro nelle vetture non specializzate, mentre nelle auto da corsa vere e proprie si cercava, compatibilmente con le caratteristiche costruttive, di porla a destra, perché è con la mano destra che la maggior parte dei piloti preferiva azionarla, servendo parecchia forza coi cambi di inizio secolo.
Ecco spiegata la tradizione per cui le vetture sport prototipo, anche moderne, hanno la guida a destra e la leva del cambio a destra.
Le auto con guida a destra oggi possono apparire una stranezza se usate nell’Europa continentale, ma fino agli anni ’60 erano indice di maggior prestigio e sportività rispetto a quelle con guida a sinistra, in quanto si identificavano con un mezzo destinato alle corse e qualificavano il loro proprietario come gentleman driver.
Ciò dava modo ai costruttori di piccole dimensioni di approntare una sola linea di produzione, buona sia per il Regno Unito sia per il resto d’Europa, approfittando della fama delle auto con guida a destra sul continente e della loro perfetta adattabilità al traffico d’oltre Manica.
Fu solo quando Ferrari puntò al mercato americano che cominciò a costruire vetture con guida a sinistra, perché lì la guida a destra non era vista come un segno distintivo dell’auto sportiva, ma semplicemente come una "impracticability", mancando la cultura europea delle gare su tracciati stradali.
Arrivando ai giorni nostri, i motivi per scegliere auto con guida a destra sul continente sono rimasti solo tre.
Il primo è il prezzo: le auto con guida a destra costano 4-5.000 Euro in meno.
Il secondo è una questione di sicurezza: gli incidenti più pericolosi sono quelli frontali ed essere collocati sul lato più protetto dell’auto è un vantaggio.
Il terzo è una questione tecnica che sfugge ai più: buona parte delle auto sportive leggere sono state progettate in Inghilterra, quindi per la guida a destra. Di conseguenza, la collocazione del motore anteriore nelle 7 e derivate e la posizione di guida nelle Lotus sono ottimizzate per quel mercato e sono solo adattate al nostro.
Una 7 con motore da moto e guida a sinistra avrà il motore longitudinale inclinato a sinistra, quindi una distribuzione dei pesi sbilanciata sul lato sinistro, il piantone di sterzo con rinvii multipli e lo scarico sotto alle orecchie del pilota.
Una Lotus avrà la pedaliera più disassata verso il centro della macchina perché il piede sinistro non ha spazio per l’appoggio, trova infatti l’ostacolo fisso del telaio che costringe a spostare tutta la pedaliera verso il centro del veicolo; tale spazio si può invece sottrarre al passeggero nella configurazione guida a destra, lasciando la pedaliera perfettamente in asse col volante.
E per i sorpassi? In una Lotus c’è una distanza di soli 50 cm fra il centro dei due sedili. Nelle 7 ancora meno a seconda dei modelli. La differenza fra le due configurazioni rappresenta uno svantaggio, certo, ma molto limitato. Ciò che davvero rende difficili i sorpassi con le piccole auto inglesi è la loro ridotta altezza da terra, che impedisce di guardare oltre il veicolo che precede, solo secondariamente viene la collocazione del pilota, ma chi non ha una esperienza diretta abbastanza lunga confonde le due cose.
Per completezza, la guida a sinistra ha un ulteriore vantaggio che pochissimi considerano oltre alla visibilità e all’azionamento del cambio con la mano forte: nelle Lotus il motore trasversale ha il monoblocco a destra (che pesa di più) ed il cambio a sinistra (che pesa di meno), quindi chi vuole ottimizzare l’assetto è facilitato dall’avere il pilota a sinistra, perché aiuta nella distribuzione dei pesi.
Sulle auto inglesi, e negli ultimi anni anche giapponesi, è pratica abbastanza comune "convertire" la guida. Il lavoro è lungo, richiede ricambi spesso costosi e di difficile reperibilità, ma alla fine può dare un risultato addirittura migliore rispetto all’auto originale, stante la leggendaria (im)precisione degli assemblaggi inglesi

In particolare, il telaio delle Lotus è predisposto per ospitare entrambe le configurazioni senza modifiche, in modo da realizzare delle economie nell’industrializzazione delle vetture.
L’assicurazione pagherà in caso di incidente, se non ho riportato la modifica nella scheda tecnica depositata in Motorizzazione o sul libretto del veicolo? Premesso che una compagnia di assicurazioni potrebbe accampare qualsiasi scusa per tentare la rivalsa verso l’assicurato dopo aver risarcito un danno da lui procurato, non si vede come potrebbe dimostrare che la guida a sinistra, in un Paese dove la guida a sinistra è lo standard, possa essere causa o concausa di un incidente. A meno che la conversione non sia stata fatta da cani (ne ho viste dove non era stata nemmeno spostata la pompa freni!) ed in conseguenza di questo si sia verificato un guasto causa o concausa del sinistro.
Infine, una considerazione più generale: staremmo meglio se i Francesi non si fossero inventati la circolazione a destra? Sì, senza ombra di dubbio. Oltre ad avere un’industria dei trasporti su gomma uniforme in ogni parte del mondo, avremmo anche una circolazione più semplice.
Facendo uno sforzo di immaginazione, ma possono aiutare un pezzo di carta e una penna, visto che il principio di dare la precedenza a destra è valido ovunque, anche dove si tiene la sinistra, se pure noi avessimo circolato a sinistra sarebbe stato naturale fermarsi alle rotonde per dare la precedenza a chi già vi transita, visto che sarebbe arrivato da destra; poi, immettendosi in un’autostrada sarebbe stato normale dare la precedenza a chi già la occupava, in quanto sarebbe arrivato anch’egli da destra, non da sinistra come avviene adesso in Italia.
Modificato dall'utente lunedì 25 luglio 2022 17.59.34(UTC)
| Motivo: Non specificato