Qualche osservazione e puntualizzazione (scritte da me, ma sottoscritte da Porthos ed Aramis).
Partiamo dalle 25 auto in pista.
Ringraziamo chi è intervenuto per spiegare che è possibile, con un po’ di esperienza, ritagliarsi uno spazio all’interno del turno al fine di fare il proprio giro senza impedimenti. Vi chiediamo però di evitare di insultare o prendere in giro chi ha sollevato la questione: non abbiamo tutti la stessa esperienza, malizia e abitudine a mettere in pratica questi accorgimenti. Passando buona parte della giornata in pista a fare foto, posso confermare che dopo un paio di giri si creano dei gruppetti di 4/5 auto e buchi di 15/20 secondi senza nessuno in pista.
Ci spiace, ma se vogliamo sopravvivere come società, Cremona 2023 dovrà essere la regola, non l’eccezione. Come ha giustamente già detto FrancoZ, che ci è già passato, stabilire lo “sweet spot” tra costo e numero di partecipanti è la cosa più difficile e pericolosa da fare. Aumentare il costo dell’iscrizione non è una via percorribile perché causerebbe una emorragia di iscritti, che già si sta verificando per una serie di fattori economici, inflazionistici o semplicemente motivazionali. In questi anni sono arrivati una marea di nuovi piloti, ma avere 7/8 macchine in più o in meno ad una tappa per noi vuol dire la differenza tra perderci e guadagnare qualcosa. Guadagnare qualcosa vuol dire avere la liquidità per pagare gli acconti alle piste, le rate del furgone, pagare i tutor, le hostess, la cartellonistica, le pubblicità sui social ed il gasolio dello Yacht a Porto Cervo. Di conseguenza, perderci economicamente per due eventi consecutivi, potrebbe essere per noi la fine dei giochi.
Ci sono una marea di fattori dietro le quinte di una stagione per i quali serve una marea di tempo per capire come affrontarli, incastrarli e trovare il compromesso migliore.
Non più di una settimana dalla tappa di Cremona, a causa della difficoltà di mettere assieme il calendario 2024 ci siamo trovati, non a cuor leggero, a soppesare anche l’eventualità di chiudere, arrivando a fare un vero e proprio conto economico. Alla fine alcune caselle si sono incastrate e abbiamo deciso di continuare a provarci, ma solo per farvi un esempio, il Mugello nel 2024 costerà 10.000€ in più. Con una semplice divisione vi renderete conto a quante auto corrisponda questa cifra.
Non diciamo queste cose per lamentarci o per piangere miseria, perché comunque non è un problema vostro, ma è semplicemente per spiegarvi che OGNI decisione che prendiamo, che magari è percepita come un peggioramento del servizio da qualcuno, non è fatta per cattiveria o ingordigia, ma semplicemente perché è il “meno peggio” tra le possibilità di sopravvivenza che abbiamo. Se non prendiamo determinate decisioni, che sembrerebbero semplicissime, oppure organizziamo le giornate in una maniera che può sembrare irrazionale, sappiate che nel 99% dei casi c'e una motivazione dietro le quinte che voi ignorate, ma che per noi potrebbe essere vitale.
Ovviamente non siamo infallibili e non siamo dei veggenti, ma proviamo a fare del nostro meglio.
*** Intervallo con gattino, per rifocalizzare l'attenzione ***
*** Intervallo con gattino, per rifocalizzare l'attenzione ***
Capitolo Endurance.
Ci sono stati dei problemi, alcuni dei quali ascrivibili a scelte dell’autodromo che hanno causato una cascata di conseguenze. Il risultato finale è ovviamente frutto di un compromesso che ha favorito qualcuno e sfavorito altri, altre soluzioni avrebbero creato risultati altrettanto sbilanciati.
Capiamo benissimo l’importanza che alcuni attribuiscono al risultato di un evento simile, per sforzo economico, tecnico ed emozionale, ma ricordiamoci che siamo qui per divertirci e che non è il WEC. Ripeto, non vogliamo sminuire la cosa, ma il punto focale dovrebbe essere il godimento di praticare il nostro hobby, di essere in pista a misurarsi alla guida assieme ad altre auto guidate da amici, al tramonto, non il numerino che con tanto amore Edo di Grip Furniture apporrà sulla vostra coppetta.
Come ha giustamente osservato Satz in sede privata, su 5 endurance fatte in tutti questi anni, questa è quella che ci ha dato i problemi maggiori.
Nel corso degli anni il regolamento non è variato in quanto è sempre andato tutto per il meglio.
A questa data sono sorti svariati problemi che si sono sovrapposti, uniti a decisioni (della direzione dell’autodromo) a cui anche noi abbiamo dovuto sottostare.
L'endurance si farà anche nel 2024 facendo tesoro proprio di questa data.
Anche qui però un paio di osservazioni vanno fatte.
Uno degli imprevisti è stato causato, purtroppo, da un fattore meccanico. Dato che il termine dell’evento non era prorogabile, una volta stabilito che il pilota fosse incolume si è deciso di recuperare l’auto dopo la bandiera a scacchi poiché le tempistiche (con auto danneggiata) avrebbero di fatto annullato l’evento stesso. Ci spiace per gli amici coinvolti, obbligati ad attendere la propria auto fino alla fine dell’evento, ma anche in questo caso si è dovuto fare una scelta, nel minore tempo possibile, che coinvolgesse negativamente il minor numero di persone.
Concordiamo che l’organizzazione dell’autodromo abbia margine di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda la questione ghiaia in pista e la visibilità/presenza delle bandiere e dei semafori. Per quanto riguarda le tempistiche di intervento sui mezzi fermi in pista invece le tempistiche ci sono sembrate assolutamente accettabili, se non addirittura celeri. Nonostante non ci sia una presenza massiccia di commissari in pista (che comunque sono 5 più il direttore di pista), ricordiamo che tutto il tracciato è monitorato da telecamere a circuito chiuso e che, come ho potuto verificare nelle varie postazioni, le comunicazioni via radio riguardanti gli imprevisti erano celeri e puntuali.