Beh, che dire, anzitutto chiedo scusa per le immagini che vedrete, non tanto per l'inquadratura 😂
Ho deciso di chiudere il 2023 provando per la prima volta in pista una macchina diversa dalla mia GT86, e per la prima volta ho provato l'emozione di guidare una macchina da corsa, ovvero la MITJET 2.0 con motore 4 cilindri Renault (200cv), cambio Sadev, telaio tubolare e poco più di 900kg di peso, gomme Neova AD08R stradali ma abnormi.
L'approccio è stato veramente traumatico, il primo turno mi sono sentito al primo giorno di scuola. Sono rientrato in pit lane con la sensazione di dover riniziare tutto da capo.
Avevo il terrore di fare errori e intralciare gli altri, quindi continuavo a guardare gli specchietti (minuscoli), ma allo stesso tempo dovevo pensare a questa macchina senza abs, con uno sterzo incredibilmente diretto ma anche lì, con una meccanica mai impugnata prima, con un cambio e delle sensazioni che avevo visto solo nei videogiochi, e un ponte rigido che ho sul Jimny... ma sul Jimny almeno ho il differenziale!
Nel secondo turno ho per la prima volta iniziato a usare il piede sinistro per frenare e ho smesso di bloccare l'anteriore, nel terzo e ultimo turno ho iniziato a prendere un ritmo decente, il classico step by step bello tranquillo che ti fa togliere 2-3 decimi ogni giro senza rischiare, nonostante il traffico che FINALMENTE riuscivo a trovare (non sono mai stato così contento di trovare traffico, anche se perdevo tempo, vi giuro!) ma partivo da una base lumacosa e sono stato comunque più lento che con la GT86 😂
Non ho tirato le marce, non ho affondato le frenate, cercavo di tenermi lontano dalle altre auto (i primi bloccaggi no abs, il comportamento a sterzo girato, la sensazione di essere passeggero in quei casi.... tutte cose nuove, che a chi è abituato ad auto di questo tipo sembreranno banali), non volevo fare danni, non volevo finire in ghiaia e rompervi le balle e guastarmi i tre turni che mi ero voluto regalare (il tempo già era poco), mi sono preso un paio di spaventi che credevo fossero legati al mio andare piano (mancate scalate, ma erano un problema elettrico) e per cui ho tenuto un margine importante per avere il tempo di reagire, ho shortshiftato categoricamente in un punto delicato come il curvone che porta al tornantino prima del rettilineo, insomma uno scolaretto al pascolo.
Però sapete che c'è?
Mamma mia che spettacolo! L'ultimo turno ho iniziato a GODERE l'esperienza, senza paura, ad assaporare il suono che fanno queste macchine, il baccano infernale, tutto che vibra, il gioioso dolore ai polsi, il sibilo degli ingranaggi, una sensazione pazzesca e, anche se ancora non ero in grado di impostare le traiettorie in metà delle curve e il resto mancia, mi sono divertito come non mi capitava da tempo!
Non posso dire altro perchè sono una schiappa assoluta, ma sicuramente una esperienza che vorrò rifare, ripartendo da qui.
Grazie a Fletch che mi ha seguito tutto il giorno, alla sua squadra e speriamo che la piccola MIDGET torni presto tra noi!