Allora: cause di esclusione sono il superamento, nell'anno precedente, di compensi incassati > 85k (qualora già l0anno precedente si fosse in forfettario, ovviamente), oppure se l'anno precedente si era percettori di reddito di lavoro dipendente (inclusa pensione) per una RAL>30k, a meno che non sia cessato entro l'anno.
Per cui se tu perdi il lavoro dipendente quest'anno, l'anno prossimo puoi aprire in forfettario. Se hai due rapporti di lavoro dipendente, mettiamo uno con RAL di 27.000 e l'altro con RAL di 45.000, SE perdi quello con 45k e ti rimane solo quello con 27, nel 2025 puoi aprire in forfettario.
Altra cosa il tuo fatturato PREVALENTE non dovrebbe essere nei confronti del tuo ex datore di lavoro o sue controllate, controllanti o società sorelle. Questo per evitare accordi in danni del fisco fra datore di lavoro e dipendente.

Occhio: è un regime forfettario quindi i costi inerenti l'attività NON sono ammessi in deduzione, perchè il reddito è determinato - appunto - forfettariamente: però il fisco, a seconda del codice ateco, ti riconosce (=ti regala) costi in una percentuale dei compensi incassati, percentuale che va dal 22% dei professionisti a bel il 50%, se non erro, per certi altri settori. Non è affatto poco: un professionista/consulente, sommando benzina, cellulare, hardware e software, quote amm.to auto, etc. raramente riesce a poratere costi deducibili over 15k, per cui già con un fatturato di 40/50 k il regime forfettario diventa enormemente più conveniente rispetto ad un regime ordinario con la sua deduzione analitica dei costi.
Paradossalmente per chi rimane su redditi molto bassi (10/20 k) generalmente conviene il regime Iva ordinario, da compensi annuali over 25 è quasi sempre da scegliere il forfettario.

Se le due sono controllate dallo stesso soggetto, non si potrebbe. Dubito enormemente chela cosa potrá mai essere controllata. Il regime forfettario l’hanno fatto anche per escludere una bella fetta di partite iva dalla platea degli accertabili. Anche l’Ade non ha piu mezzi e personale.

Mi permetto di aggiungere un dettaglio marginale, ma che per qualcuno può essere rilevante.
Il regime forfettario è soggetto ad imposta sostitutiva non a Irpef, pertanto, in assenza di altri redditi, tutte le detrazioni e deduzioni che operano direttamente in dichiarazione perdono il loro effetto; esempi banali ma ricorrenti interessi sui mutui, spese mediche e soprattutto bonus edilizi.

si, esatto. Però, insomma, avoja a detrazioni per ristrutturazioni per bilanciare il fatto che sia una sostitutiva.... E poi magari accanto alla p.iva forfettaria ci potrebbero essere altri redditi tassati in Irpef (locazione di immobili, piccolo lavoro dipendente/collaborazioni < 30k, alcuni redditi di capitale...

Insomma, la morale è CHIAMATE IL VOSTRO DOTTORE COMMERCIALISTA.

Aggiungo: chiamatelo SEMPRE, anche per un semplice contratto di locazione: decidere di assoggettarlo a cedolare secca può NON essere la scelta migliore, proprio perchè magari si hanno un tot di detrazioni che altrimenti, in mancanza di irpef da ridurre/azzerare, si perdono....

Anche quando vi dovete sposare, chiedete sempre prima al vostro consulente!!